domenica 19 settembre 2010

I numeri cardinali e ordinali



Per numeri cardinali s’intendono tutti quelli che hanno la funzione d’aggettivo e indicano quantità; il loro nome completo è aggettivi numerali cardinali.
 Quelli altri nominati ordinali o aggettivi numerali ordinali, servono ad indicare ordine in una sequenza data.


Numeri cardinali
Numeri ordinali
1
Uno
Primo
2
Due
Secondo
3
Tre
Terzo
4
Quattro
Quarto
5
Cinque
Quinto
6
Sei
Sesto
7
Sette
Settimo
8
Otto
Ottavo
9
Nove
Nono
10
Dieci
10º
Decimo
11
Undici
11º
unidicesimo
12
dodici
12º
dodicesimo
13
tredici
13º
tredicesimo
14
quattordici
14º
quattordicesimo
15
quindici
15º
quindicesimo
16
sedici
16º
sedicesimo
17
diciassette
17º
diciassettesimo
18
diciotto
18º
diciottesimo
19
diciannove
19º
diciannovesimo
20
Venti
20º
Ventesimo
21
Ventuno*
21º
ventunesimo
22
ventidue
22º
ventiduesimo
23
Ventitré**
23º
ventitreesimo
24
ventiquattro
24º
Ventiquattresimo
25
venticinque
25º
Venticinquesimo
26
ventisei
26º
ventiseiesimo
27
ventisette
27º
Ventisettesimo
28
Ventotto***
28º
Ventottesimo
29
ventinove
29º
Ventinovesimo
30
trenta
30º
Trentesimo
31
Trentuno
31º
Trentunesimo
….

* Per aggiungere alle diecine il numero UNO bisogna togliere la vocale finale.
** Tutti i composti di tre vengono accentati –trentatré, quarantatré, ecc-. Allora, per il loro ordinali, dunque la e viene accentata non si toglie quella lettera ma l’accento e mettiamo di seguito il suffisso ad hoc.
*** Proprio quanto fatto per aggiungere UNO alle diecine, accade con OTTO, cioè, togliamo la vocale finale e aggiungiamo quel numero.

I dieci primi numeri ordinali bisogna impararli a memoria, il loro numero e genero producono anche rispettivi cambiamenti, Es: primo (maschile singolare), prima (feminile singolare), primi (maschile plurale) e prime (feminile plurale), e così via con gli altri.

 Da 10 in avanti occorre soltanto togliere la lettera finale e aggiungere la desinenza esimo (se maschile singolare), esima (se feminile singolare), esimi (se maschile plurale) e esime (se feminile plurale).

Per le centinaia, ossia, gli insiemi di ‘cento’ la particula cento segue al centinaio adatto.
100                         cento
200                         duecento           
300                         trecento
489                         quattrocentottantanove
876                         ottocentosettantasei
Ecc.

C’è la stessa regola per le migliaia che per le centinaia, pero, esistono due forme: mille (singolare), mila (plurale).
1.000                     mille
1.814                     milleottocentoquattordici
2.000                     duemila
3.000                     tremila
653.921                seicentocinquantatrémilanovecentoventuno
Ecc.

Allora, per le milioni, equivalente a mille migliaia si fa come segue.
Milione (singolare), milioni (plurale); questa particula viene separata degli altri numeri.
1.000.000            un milione
1.564.684            un milione cinquecentosessantaquattromilaseicentottantaquattro
2.000.000            due milioni
3.844.876            tre milioni ottocentoquarantaquatromilaottocentosettantasei
Ecc.

martedì 7 settembre 2010

Articoli, nomi e aggetivi

Articoli determinativi:

Utilizzati quando quello su cui si parlato è già conosciuto da noi o l'abbiamo già mominato in precedenza. / Utilizados cuando aquello de lo que hablamos es conocido o ya lo hemos mencionado.

                               Maschile           feminile

Singolare               il, lo                      la
Plurale                   i, gli                      le

Nomi con gli articoli il/i

Il ragazzo                                i ragazzi
Il bambino                              i bambini
Il libro nuovo                          i libri nuovi
Il lago                                     i laghi
Il dialogo                                i dialoghi
Il tedesco                               i tedeschi
Il carico                                  i carichi
Il sofà                                     i sofà
Il caffè                                    i caffè


Nomi con gli articoli lo/gli (Davanti a s impura, gn, ps, z, x, y, pn -soltanto per sostantivi maschili- /delante de s seguida de otra consonante, gn, ps, z, x, y, pn  –sólo sustantivos masculinos-)

Lo zaino                                  gli zaini
Lo gnomo                               gli gnomi
Lo specchio                            gli specchi
Lo spagnolo                            gli spagnoli
Lo svizzero                              gli svizzeri

L’ (Davanti a vocale togliamo la di lo e si mette un'apostrofo /delante de vocal lo pierde la y lleva un apóstrofo)

L’uomo                                    gli uomini
L’eroe                                      gli eroi


Nomi con gli articoli la/le

La bambina                             le bambine
La scarpa                                le scarpe
La parete                                le pareti
La città                                   le città
La amica                                 le amiche
La toga                                   le toghe      



Tutti i nomi che finiscono per e, idiffereziatamente del loro genere fabbricano il loro plurale con la desinenza i / Todos los nombres que terminan en e, indiferentemente de su género forman el plural con i.

Il pane / i pani                       la chiave / le chiavi
Il sale / i sali                             la carne / le carni






Articoli indeterminativi:

Vegono utilizzati quando si parla di qualcosa sconosciuta./ Se usan cuando se habla de algo desconocido.

                                     Maschile              feminile

Singolare                    un, uno                    una
Plurale                     dei, degli                 delle


Nomi con gli articoli un/dei

Un capello                               dei capelli
Un braccio                               dei bracci (Di un fiume, una poltrona... non anatomici)
Uno spillo                                degli spilli



Nomi con gli articoli una/ delle

Una gamba                             delle gambe
Una donna                              delle donne







Aggetivi qualificativi

Bello                        brutto
Buono                      cattivo
Vicino                      lontano
Lungo                      corto       
Aperto                     chiuso
Caldo                       freddo     
Lento                       veloce
Molto                       poco        
Facile                       difficile
Pesante                     leggero
Pulito                        sporco


Vi consiglio di scaricare le prime schede attacate QUA
Les aconsejo descargar los primeros documento que se encuentran AQUÍ

Due visioni un po' stereotipiche degli italiani

L'italia allo stesso modo degli altri nazioni ha una ricca storia e le sue manifestazioni culturali sono veramente diverse, tuttavia, se si voul spiegare come sono i citadini di qualsiasi popolo sempre si rischia che quella interpretazioni sia troppo vaga, che non ci dia ragione che piuttosto di alcune manifestazioni che compongono le verità 'generale', cioè, quelle accettate dalle maggioranze, lasciando sempre indietro tante traccie dei diversi gruppi che conformano una nazione.

Ecco due canzoni (composte da italiani) nelle cui si prova di raccontare qualcosa su l'italia e la sua gente in epoche diverse. A voi di costruire una idea di questo popolo e la sua cultura.


Io non mi sento italiano! 
Giorgio Gaber 
2003

 Audio
parlato: Io G. G. sono nato e vivo a Milano. 



Io non mi sento italiano 
ma per fortuna o purtroppo lo sono. 

Mi scusi Presidente 
non è per colpa mia 
ma questa nostra Patria 
non so che cosa sia. 
Può darsi che mi sbagli 
che sia una bella idea 
ma temo che diventi 
una brutta poesia. 
Mi scusi Presidente 
non sento un gran bisogno 
di cui un po' mi vergogno. 
In quanto ai calciatori 
non voglio giudicare 
i nostri non lo sanno 
o hanno più pudore. 

Io non mi sento italiano 
ma per fortuna o purtroppo lo sono. 

Mi scusi Presidente 
se arrivo all'impudenza 
di dire che non sento 
alcuna appartenenza. 
E tranne Garibaldi 
e altri eroi gloriosi 
non vedo alcun motivo 
per essere orgogliosi. 
Mi scusi Presidente 
ma ho in mente il fanatismo 
delle camicie nere  
al tempo del fascismo
Da cui un bel giorno nacque 
questa democrazia 
che a farle i complimenti 
ci vuole fantasia. 

Io non mi sento italiano 
ma per fortuna o purtroppo lo sono. 

Questo bel Paese 
pieno di poesia 
ha tante pretese 
ma nel nostro mondo occidentale 
è la periferia. 

Mi scusi Presidente 
ma questo nostro Stato 
che voi rappresentate 
mi sembra un po' sfasciato. 
E' anche troppo chiaro 
agli occhi della gente 
che tutto è calcolato 
e non funziona niente. 
Sarà che gli italiani 
per lunga tradizione 
son troppo appassionati 
di ogni discussione. 
Persino in parlamento 
c'è un'aria incandescente 
si scannano su tutto 
e poi non cambia niente. 

Io non mi sento italiano 
ma per fortuna o purtroppo lo sono. 

Mi scusi Presidente 
dovete convenire 
che i limiti che abbiamo 
ce li dobbiamo dire. 
Ma a parte il disfattismo 
noi siamo quel che siamo 
e abbiamo anche un passato 
che non dimentichiamo. 
Mi scusi Presidente 
ma forse noi italiani 
per gli altri siamo solo 
Allora qui mi incazzo 
son fiero e me ne vanto 
gli sbatto sulla faccia 
cos'è il Rinascimento

Io non mi sento italiano 
ma per fortuna o purtroppo lo sono. 

Questo bel Paese 
forse è poco saggio 
ha le idee confuse 
ma se fossi nato in altri luoghi 
poteva andarmi peggio. 

Mi scusi Presidente 
ormai ne ho dette tante 
c'è un'altra osservazione 
che credo sia importante. 
Rispetto agli stranieri 
noi ci crediamo meno 
ma forse abbiam capito 
che il mondo è un teatrino. 
Mi scusi Presidente 
lo so che non gioite 
se il grido "Italia, Italia" 
c'è solo alle partite. 
Ma un po' per non morire 
o forse un po' per celia 
abbiam fatto l'Europa 
facciamo anche l'Italia. 

Io non mi sento italiano 
ma per fortuna o purtroppo lo sono. 

Io non mi sento italiano 
ma per fortuna o purtroppo 
per fortuna o purtroppo 
per fortuna 
per fortuna lo sono.










L'italiano Audio
(Festival di Sanremo 1983)
Toto Cutugno


Lasciatemi cantare
con la chitarra in mano
lasciatemi cantare ...
sono un italiano!
Buongiorno Italia gli spaghetti al dente
un 
partigiano come presidente,
con 
l'autoradio sempre nella mano destra
un canarino sopra la finestra.
Buongiorno Italia con i tuoi artisti,
con troppa America sui manifesti,
con le canzoni fatte con amore e cuore,
con più donne sempre meno suore.
Buongiorno Italia, buongiorno Maria,
con gli occhi pieni di malinconia,
buongiorno Dio ... sai che ci sono anch'io.
Lasciatemi cantare
con la chitarra in mano,
lasciatemi cantare
una canzone piano piano.
Lasciatemi cantare,
perché ne sono fiero:
sono un italiano,
un italiano vero.
Buongiorno Italia che non si spaventa
con la crema da barba alla menta,
con un vestito gessato sul blu
e la moviola la domenica in TV.
Buongiorno Italia col caffè ristretto,
le calze nuove nel primo cassetto;
con la bandiera in tintoria
e una Seicento giù di carrozzeria.
Buongiorno Italia, buongiorno Maria,
con gli occhi dolci di malinconia,
buongiorno Dio ... lo sai che ci sono anch'io.
Lasciatemi cantare
con la chitarra in mano,
lasciatemi cantare
una canzone piano piano.
Lasciatemi cantare,
perché ne sono fiero:
sono un italiano,
un italiano vero.