domenica 3 ottobre 2010

L’elisione



Questo fenomeno si fa per evitare un suono sgradevole dovuto all’accostamento di due vocali; cioè, quando c’è una parola che finisce per vocale non accentata seguita da un’altra che comincia per vocale, in questo caso si ha la caduta de la vocale finale della prima parola in cui posto si mette di seguito un apostrofo (‘). Quanto grafie le due parole restano distinte, ma si uniscono nella pronuncia.
Ad esempio ecco due filastrocche da Gianni Rodari.

L’apostrofo se ne va

L’apostrofo un giorno, stufo di lavorare
Decise in largo e lungo il mondo di girare.
Successe un parapiglia e immaginate un po’
Con tutto quel disordine che cosa combinò.
L’oro non brillò più perché loro divento.
L’ago più non cucì in un lago si trasformò.
Per l’una con la luna il sole era mancato
E l’etto di prosciutto fu letto e non mangiato.
L’apostrofo sconvolto da tanto finimondo
Commuover si lasciò e al suo posto tornò.

L’AMA

C'era una volta una povera ama,
per essere una lama intera,
una vera lama di coltello,
le mancava la elle: gliel'aveva rubata
un apostrofo pirata.
La poverina non tagliava più
né la carne cruda né la carne cotta:
non tagliava nemmeno la ricotta.
In fondo al cassetto deperiva,
e del mal della ruggine pativa.
Per fortuna la scoprì un arrotino
che da bambino
aveva studiato bene l'ortografia:
le ridiede la elle, l'affilò
e per il mondo la rimandò
col suo coltello
a ritagliare questo e quello.
Dunque state attenti, per piacere:
lasciatele la sua elle, o per vendetta
è capace di tagliarvi qualche falangetta.

Tuttavia, ci sono alcuni casi in cui l’uso de l’elisione e un fatto obbligatorio, altri in cui è facoltativo è altri in cui è vietato.

È obbligatorio:
1. con gli articoli lo e la e i suoi composti.
            L’eroe, l’umidità, dell’amico, all’antica usanza
2. con ci (avverbio) seguito dalle voci del verbo essere che cominciano per e
            C’è, c’era, c’eravano.
3. alcune formule fisse.
            L’altr’anno, tutt’al più, quand’anche, tutt’altro, a quattr’occhi, senz’altro, nient’altro...
4. con l’aggettivo dimostrativo quello/a
            Quell’anno, quell’altro...
5. con gli aggettivi bello/a, santo/a

È facoltativo:
1. con aggettivo dimostrativo questo
2. con i pronomi personali
            L’aspetterò
3. la congiunzione anche davanti pronome personale
            Anch’io         anche io
4. Con l’aggettivo grande.
5. con la preposizione di.
6. con l’articolo indetreminativo una.

C’è il divieto:
quando produsce cambiamento nella pronuncia delle parole.
1. no si elide la i di ci seguita da a,o,u
2. con i pronomi personali le (singolare o plurale) e li.
3. con la articolo gli c’è unica eccezione di elidere la i soltanto davanti a un’altra i, questo non è però comune.
            Gl’Italiani
4. l’elisione non si fa con articoli o preposizioni articolate davanti a parola che cominci con i semiconsonantica.
            Lo iato, lo iodio, della iena
5. per evitare di confondere di e da, no si fa l’elisione con da che in questi casi.
            D’ora in avanti, d’ora in poi, d’altronde, d’altra parte. 

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